Ad Anacapri vanno in scena gli anni '20 per il centenario della rituale Settembrata
Sfilata da piazza Caprile con musica e abiti d'epoca
La tradizionale festa dell’uva apertasi ieri sera, si è trasformata in un trionfo di colori, suoni e sapori che inneggiavano alle ambientazioni di inizio secolo. E’ stata inaugurata così la centesima edizione della settembrata anacaprese, con partenza da piazza Caprile, che ha visto sfilare a suon di musiche d’epoca e costumi colorati in stile anni ‘20, tantissimi figuranti locali e habituè dell’isola blu.
In un corteo animato dal gruppo folkloristico Isola di Capri, fatto di volti noti del borgo e tantissimi bambini, insieme ai ragazzi del Forum dei Giovani di Anacapri, l’ACR, la Cooperativa la Sciuscella di Anacapri e il gruppo ICA Brother band. Un unico corteo animato da ricostruzioni di personaggi d’epoca, che hanno portato a rivivere le scene in cui l’isola di Capri, ed Anacapri in particolare, erano animate dalle avanguardie artistiche d’Italia. Tra di essi erano riconoscibili gli eclettici futuristi Fortunato Depero e Gilbert Clavel che portarono sull’isola mode e stili inneggianti alla macchina, al futuro, alla velocità. Tra i personaggi si riconosceva anche il patron delle avanguardie italiane Filippo Tommaso Marinetti e la moglie Benedetta Cappa, in un defilè congiunto con la regina Vittoria di Svezia e il marito Gustavo V, insieme al medico svedese Axel Munthe. Tra i volti della Capri di sopra anche il dottor Cuomo tra i primi fautori e promotori della Settembrata, insieme ad Emilia Gubitosi ed al marito Michele Napolitano, senza dimenticare Gennaro Napoli. I personaggi interpretati da isolani ed habituè locali, giunti in prossimità dell’Hotel Eden Paradiso, ex albergo gestito dalla famiglia Farace, hanno inscenato il motivetto: “Anacapri è una canzone” con una rappresentazione teatralizzata. Proprio qui è avvenuta la scena cruciale della parata di apertura della settembrata in cui “il 1923 incontra il 2023”. Dal lato del Monumento di Piazza Vittoria si sono aperti i mercatini artigianali allestiti per la festa e da Piazza La Torre, nei pressi della Casa Rossa, si è dato il via alle degustazioni dell’olio novello con lo stand dell’Oro di Capri che oltre alla distribuzione di deliziose bruschette di pane ed olio appena raccolto, ha messo n scena la ruota della fortuna. Per la felicità di grandi e piccini, gli ospiti hanno giocato per aggiudicarsi dei gadget dell’oro verde di Anacapri. Tanta partecipazione anche nell’area dello stand olio dedicato alle neo-mamme col progetto “mamma evo”, per sensibilizzare le neo-mamme al consumo di olio EVO sin dai primi anni di svezzamento. Il presidente dell'associazione di olivicolori anacapresi, Pierluigi Della Femina e i soci hanno partecipato con passione alla distribuzione di prodotti targati L’Oro di Capri e l’agronomo Lo Conte ha ricordato i traguardi raggiunti dall’associazione: “un unicum di buone pratiche sul territorio”, come riconosciuto nella fiera di Trieste olio capitale, una delle più importanti del comparto olio. La festa dell'uva è proseguita proprio nei pressi, all’interno della Casa Rossa dove i ragazzi della cooperativa la Sciuscella hanno inscenato “Lo Sposalizio anacaprese” riprendendo liberamente un dipinto all’interno della collezione permanente del museo, in una versione rivisitata anni ‘20 con personaggi dell’alta borghesia del tempo, quali: Gracie Fields, Mona Bismark e Totò.
di Mariano Della Corte
Leggi l’articolo su “Il Mattino” on line, 28 agosto 2023